Carpaccio Vittore nacque a Venezia 1465 circa.
Si formò nell'ambiente umanistico della Venezia della seconda metà del Quattrocento, sviluppando uno stile molto personale, rimanendo lontano dalle correnti più moderne che vi erano in quel periodo; sviluppò una pittura fortemente narrativa come si evince dalla numerosa serie di teleri con storie di santi. I primi cicli di teleri sono quelli rappresentanti le Storie di S. Orsola eseguiti per lacappella scuola omonima a partire dal 1490 tra le scene: Il martirio di S.Orsola, Il ritorno degli ambasciatori inglesi, Commiato di S.Orsola ed Ereo e partenza dei pellegrini, L'arrivo a Roma. In questi dipinti le scene sono ambientate in una Venezia non ripresa dal vero ma rappresentata in modo fantastico, le architetture per esempio pur non ritraendo edifici della Venezia del tempo si avvicinano molto ad essi. Nelle sue scene inoltre è forte il senso dello spazio prospettico inondato da una luce tersa e cristallina.
Verso il 1501-1502 dipinge a palazzo ducale, dove eseguì alcuni teleri , poi andati perduti, per la sala dei Pregadi e la sala del Maggior Consiglio. Dopodichè dipinse per la scuola di S. Giorgio degli Schiavoni una serie di teleri rappresentanti unciclo di Storie di S. Giorgio, S. Gerolamo, S. Trifone e due Storie evangeliche: la Vocazione di S. Matteoe La preghiera nell'orto.
Negli stessi anni esegue numerosi altri dipinti, tra i quali le cosiddette Cortigiane e il Ritratto di cavaliere.
La sua produzione tarda è legata a committenze provinciali per esempio le Pale di San Pietro martire a Murano e di S.Maria in Vado di Ferrara. Esegue negli ultimi anni della sua vita la Pala d'altare e le portelle dell'organo per il duomo di Capodistria, dove si stabilisce fino alla morte (1526).