Domenico Bigordi detto il Ghirlandaio nasce a Firenze nel 1448, testimonianza delle sue opere giovanili è l'affresco della lunetta della cappella Vespucci nella chiesa d'Ognissanti a Firenze che rappresenta la Madonna di Misericordia, con un disegno essenziale e semplice che testimonia la vicinanza di Ghirlandaio ad artisti come il Verrocchio e il Pollaiolo.
Prima del 1475 realizza gli affreschi per la cappella di Santa Fina nel duomo di San Gimignano con Storie di Santa Fina.
Dopo il suo viaggio a Roma lo stile del Ghirlandaio assume determinate caratteristiche che rimarranno sostanzialmente immutate: descrizione dettagliata dei particolari, figure aggraziate, colori accesi, composizioni affollate.
A Roma esegue la decorazione per la Biblioteca Vaticana oggi andata perduta, e la scena della Vocazione di Pietro e Andrea nella cappella Sistina.
Ghirlandaio lavora a Firenze a partire dal 1482 quando gli viene commissionata la decorazione della Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio e la decorazione della cappella Sassetti in Santa Trinità dove ambienta le scene nella Firenze del tempo; per esempio nella Resurrezione del fanciullo di Casa Spini la scena si svolge a piazza Santa Trinità.
Ancora decora la cappella Tornabuoni in Santa Maria Novella con Storie della Vergine e di San Giovanni Battista. Altri dipinti: il tondo con l'Adorazione dei Magi del 1487 e l'Adorazione dell'Ospedale degli Innocenti. Esegue anche alcuni ritratti come il Vecchio con bambino e Giovanna Tornabuoni.
Domenico Ghirlandaio morì nel 1494.