Tino di Camaino nacque a Siena 1280 circa. Figlio dello scultore e architetto Camaino di Crescentino, si formò alla scuola di Giovanni Pisano. Le sue opere sono a metà tra le forme statiche e plastiche della tradizione, e il dinamismo lineare del maestro Giovanni Pisano.
Durante la sua carica di capomastro al duomo di Pisa eseguì il Monumento funebre per l'imperatore Arrigo VII, nel 1315. Probabilmente, sempre a questo periodo appartiene la Madonna in trono di Santa Maria della Spina.
Nel Monumento funerario del Cardinal Petroni, che si trova nel duomo di Siena, le parti più notevoli sono la figura del giacente e le cariatidi sottostanti, che differiscono notevolmente dalle altre parti dell'opera che risultano più leggere rivelando l'evidente traccia dell'arte senese.
Intorno al 1320 e il 1330, l'artista si trasferì a Firenze dove eseguì il Monumento funerario del vescovo Orso che oggi però è smembrato. Singolarerisulta la figura del vescovo Orso rappresentato morto, ma seduto, con un modellato che da un senso di pesantezza e con vesti preziosamente ricamate.
Tino di Camaino si trasferisce a Napoli intorno al 1323, dove lavorò come architetto alla certosa di San Martino e castel Sant'Elmo e come ingegnere per l'allargamento dell'arsenale e del porto.
Tra le opere che eseguì in questa città vi sono: la Tomba di Caterina d'Austria che si trova nella chiesa di San Lorenzo Maggiore, il Sepolcro di Maria d'Ungheria che si trova in Santa Maria Donnaregina, il Monumento del duca di Calabria e il Monumento di Maria di Valois che si trovano in Santa Chiara.
L'artista morì a Napoli nel 1337.