Vincenzo Foppa nacque a Brescia nel 1427-1430 fu il più grande pittore lombardo del quattrocento. Si conosce poco della sua formazione, ma nelle sue prime opere, come la Madonna dell'umiltà e i Tre crocifissi, si intravedono i rapporti che aveva con la cultura veneta e padovana, infatti in quest'ultimo dipinto i tre crocifissi appaiono inquadrati in un'architettura che richiama quelle del Mantegna.
Negli anni seguenti realizza molte opere oggi andate perdute, a Milano a Genova e a Pavia.
Nel 1468 esegue gli affreschi per la cappella Portinari nella chiesa di Sant' Eustorgio a Milano dove mostra di aver appreso le forme dell'arte rinascimentale padovana rappresentando le figurazioni sacre e le Storie di San Pietro apostoloentro scorci prospettici.
Nel 1475 esegue a Brescia nella cappella Averoldi nella chiesa del Carmine gli affereschi con figure di Apostoli e nel 1476 dipinge il Polittico di Santa Maria delle Grazie a Bergamo.
Più tardi il suo stile pittorico subisce l'influsso di Leonardo da Vinci presente a Milano, questo è evidente, per esempio, in opere come il San Sebastiano, nella Madonna fra i santi, nella Pala Bottigella e in San Francesco riceve le stimmate.
Tra le ultime opere ricordiamo l'Annunciazione e lo Stendardo Orzinuovi.
L'artista morì nel 1515-1516 circa.