L'arte gotica si manifesta verso al metà del XII secolo e continua fino al XIV e nasce nell'Il-de-France per poi svilupparsi nel resto d'Europa, fino ad arrivare in Italia.
Il trecento in Italia è uno dei periodi più stimolanti per lo sviluppo artistico. Grossi fermenti politici e culturali percorrono la penisola, é infatti in questo periodo che nascono le organizzazioni delle arti e dei mestieri, la borghesia comincia a farsi strada come classe sociale attiva, sorgono i primi comuni liberi che si avviano a diventare signorie.
Il termine gotico venne applicato all'arte di questo periodo per designare le manifestazioni artistiche avvenute dopo la fine dell'arte antica e aveva il significato di barbarico. Questa accezione negativa durò fino alla fine del XVIII secolo.
La pittura gotica, come la scultura e l'architettura, assunse caratteri diversi a seconda della regione in cui si sviluppò. Al di fuori dell'Italia la pittura rivestì un ruolo di secondaria importanza rispetto all'architettura e alla scultura: scomparvero quasi del tutto i cicli ad affresco tipicamente romanici, mentre trionfò la pittura sulle vetrate all'interno delle grandi cattedrali.
In Italia invece si continua a preferire sempre la pittura ad affresco, i mosaici e le tavole dipinte.
Le correnti d'oltralpe si sovrapposero al gusto bizantino che persisteva in Italia dando origine a tre diverse correnti pittoriche: la scuola senese con Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Ambrogio Lorenzetti, la scuola fiorentina culminante con Giotto e la scuola romana il cui massimo esponente fu Pietro Cavallini.
Indubbiamente la pittura di Giotto influenzò tutti i pittori del tempo elaborando un linguaggio pittorico riccamente umano e naturalistico emblematici sono gli affreschi della basilica di S. Francesco ad Assisi e quelli da lui realizzati nella cappella degli Scrovegni a Padova.
Chiesa di San Francesco d'Assisi
Il primo esempio di introduzione delle forme gotiche in Italia è la Chiesa Superiore di San Francesco d'Assisi la costruzione della quale iniziò intorno al 1228, mentre la consacrazione avvenne nel 1253.
La basilica di Assisi è costituita da due chiese sovrapposte, quella inferiore conserva i caratteri tipici dell'architettura romanica (spessore delle mura, pilastri molto robusti, volte costolonate basse), la basilica superiore, invece, con il suo slancio verso l'alto, la sua grande luminosità, è molto più vicina alle forme del gotico francese. Nell'interno alle immense vetrate dipinte, tipiche delle cattedrali francesi, si preferisce decorare le pareti con i famosi cicli pittorici che videro protagonista Giotto.
Chiesa di Santa Maria Novella
La chiesa di Santa Maria Novella a Firenze fu ricostruita a partire dal 1278, si adottano in essa archi ogivali e slanciate membrature che si raccolgono in pilastri polistili che gli conferiscono caratteristiche prettamente gotiche, mentre la facciata decorata con tarsie di marmi policromi si legano ancora allo stile romanico.
Edilizia Pubblica
In questo periodo si ha una forte rinascita dell'architettura civile, le città allargano o fortificano le propriecinte murarie e si dotano di numerose torri merlate.
Nell'Italia settentrionale si sviluppa il tipo del broletto, palazzo comunale in cotto congrandi aule destinate alle assemblee; esemplare sono il broletto di Como, il broletto di Milano, il broletto di Lodi.
Nell'Italia centrale invece si ha una maggiore varietà di palazzi pubblici, per esempio il Palazzo del Popolo di Orvieto che è un'elaborazione del tipo del broletto. Palazzo Tolomei a Siena costituisce il tipico esempio di architettura pubblica al centro Italia: struttura quadrangolare, due ordini di bifore archiacute, un portale centrale fiancheggiato da due portali minori.
Nell'Italia meridionale l'edilizia pubblica è sostituita da quella militare.
Caso a parte rappresenta il Palazzo papale di Viterbo nel quale si fondono architettura pubblica e architettura di difesa.
Salendo il grande scalone si accende ad una sala illuminata da bifore, di fianco si trova la loggia una volta circondata su tutti e quattro i lati dagli archi intrecciati posti su colonnine.